Nel video le interviste a:
- Gabriella Gibertini, Presidente Assoturismo Modena
- Daniele Cavazza, Coordinatore Turismo Confesercenti Modena
Un significativo 58% in più dal 2010 a oggi: è il dato che rivela il boom fatto registrare dall’offerta extra alberghiera che comprende B&B e soprattutto gli alloggi per affitti brevi. L’offerta alberghiera, quella cioè più tradizionale e consolidata, ha subito una sensibile contrazione, -10.4% in provincia di Modena, -4.7% in Emilia-Romagna, -3.2%, a livello nazionale. Tornando all’offerta extralberghiera, si tratta di appartamenti che vengono messi a servizio di chi intende trascorrere un mini soggiorno da parte di privati, prenotando su portali online da Airbnb, CaseVacanza, TripAdvisor, Booking e HomeAway. Il fenomeno è nato principalmente nelle città d’arte, ma si sta allargando in tutta Italia ed anche a Modena. Un boom che beneficia certamente della totale assenza di regolamentazione del fenomeno rispetto all’offerta alberghiera tradizionale.
I B&B nella nostra provincia sono 289 e sono un numero superiore rispetto agli hotel tradizionali. Diminuiscono le strutture a 1-2 stelle e gli alloggi in affitto sono saliti prepotentemente con 1301 posti letto e 174 unità. Il vantaggio per gli utenti si ha soprattutto sul piano del prezzo, con una spesa media di 70 euro.
Un fenomeno senza alcuna regolamentazione che impone un immediato intervento normativo venendo di fatto svolta l’attività tipica alberghiera.