È stato rintracciato e fermato a Guidizzolo, in provincia di Mantova, il presunto autore dello stupro avvenuto nel cantiere del condominio di cohousing di via Divisione Acqui, a Modena, nella notte del 14 ottobre. A sporgere denuncia, la mattina stessa, era stata una 26enne di origine marocchina che presso la sede della Municipale di piazza Cittadella aveva raccontato di essere stata segregata e violentata all’interno di un container nell’area del cantiere abbandonato. In quell’occasione, era riuscita a fuggire dal retro della struttura. Gli agenti del Nucleo Problematiche del Territorio della Municipale, attraverso la descrizione da lei fornita, avevano identificato il presunto stupratore che la vittima ha riconosciuto attraverso immagini fotografiche e hanno immediatamente avviato le ricerche del giovane. Si tratta di un 19enne di nazionalità marocchina, irregolare sul territorio italiano, con precedenti penali per furto e spaccio, su cui gravava già un provvedimento giudiziario. L’uomo è stato identificato e fermato oggi a Guidizzolo, intorno alle 14, durante una normale attività di controllo svolta dai Carabinieri ed è stato trasferito nel carcere mantovano.
CANTIERE COHOUSING, ARRESTATO IL PRESUNTO STUPRATORE DI VIA DIVISIONE ACQUI
Il presunto autore dello stupro avvenuto nel cantiere abbandonato di via Divisione Acqui è stato fermato oggi in provincia di Mantova. A sporgere denuncia è stata una giovane marocchina di 26 anni