La situazione era già a tinte scure, ma il quadro che si prospetta intorno al tema dei dazi è diventato nero. Sara’ infatti il Parmigiano reggiano ad accusare il colpo piu’ duro delle imposte Usa sui prodotti italiani che scattano domani. Secondo il Consorzio di produzione della dop emiliana il 25% dell’impatto complessivo delle misure doganali contro l’Italia, pari a 117 milioni di euro, andrà a ricadere proprio sul Re dei Formaggi. Su questo prodotto, in particolare il dazio aumenterà dagli attuali 2,15 dollari a circa 6 dollari al chilo, facendo salire il costo del formaggio da circa 40 dollari al chilo, ad oltre 45 dollari sugli scaffali dei supermercati americani. Con effetti per il Consorzio ancora non prevedibili su un comparto che dà lavoro a 50.000 persone e che si trova colpito nel suo secondo mercato export, dove ogni anno si vendono oltre 10mila tonnellate di prodotto. I produttori del noto formaggio chiedono con urgenza al Governo e all’Unione Europea il sostegno sia per riallocare il prodotto che non verrà venduto negli Stati Uniti sia per le spese legali che le aziende dei nostri territori continuano a sostenere per difendere i prodotti a indicazione geografica dagli attacchi delle multinazionali.
DAZI USA, SUL PARMIGIANO REGGIANO LA SCURE PIU’ PESANTE
A risentire di più dei dazi di Donald Trump tra i prodotti italiani sarà il Parmigiano Reggiano. Secondo il consorzio il prezzo al chilo aumenterà da 40 a oltre 45 dollari al chilo