Si sono tenute oggi le celebrazioni per il trentanovesimo anniversario della strage di Bologna che, il 2 agosto 1980, costò la vita ad 85 persone
È stato il più grave attentato terroristico avvenuto in Italia dal dopoguerra. 85 morti, 200 feriti tra i quali numerosi mutilati e ancora oggi nessuna traccia dei mandanti. Era la mattina del 2 agosto del 1980, quando alle 10.25 una valigia contenente 26 chili di esplosivo venne abbandonata nella sala d’attesa della stazione di Bologna Centrale. L’esplosione fu talmente violenta che fece crollare l’ala ovest dell’edificio e l’onda d’urto e i detriti raggiunsero persino un treno fermo al primo binario distruggendo 30 metri di pensilina e il parcheggio antistante la stazione. La macchina dei soccorsi scattò immediatamente e un bus Atc della linea 37 che si trovava nel piazzale diventò il simbolo della tragedia trasformandosi in un vero e proprio carro funebre che faceva la spola con l’obitorio. A 39 anni dalla tragedia sono ancora molti gli interrogativi che si nascondono dietro quella terribile esplosione e i mandanti ancora sono sconosciuti. Questa mattina alla stazione centrale di Bologna si è tenuta la cerimonia di commemorazione in ricordo di tutte le vittime della strage alla presenza di autorità civili e militari. Come ogni anno alla commemorazione erano presenti anche i familiari delle vittime che non hanno mai smesso di chiedere la verità su quanto accaduto ai loro cari ed ai loro amici.