Una commissione di inchiesta parlamentare e una regionale proposta dal Presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini, che dopo l’intervento di ieri del leader leghista a Bibbiano invita le Forze politiche ad unirsi nell’obiettivo comune di fare emergere la verità e di fare giustizia
Uscire dallo scontro politico e unirsi nel solo ed unico obiettivo: fare emergere la verità sui gravi venuti alla luce dalle prime fasi dell’inchiesta sugli affidi disposti dai servizi sociali della Val D’Enza. Questo è il filo conduttore capace di unire l’appello lanciato ieri da Bibbiano dal Ministro degli interni, soddisfatto per la convergenza politica ottenuta in Senato sulla proposta di commissione di inchiesta che dai primi di agosto inizierà a fare luce sulla e case famiglia, ed il Presidente della Regione Stefano Bonaccini che dopo l’istituzione della commissione tecnica è impegnato a dare vita ad commissione di inchiesta regionale sugli affidi. Con l’obiettivo dichiarato di superare le divisioni politiche che stanno scaldando il dibattito sul caso. Partendo proprio dalle parole concilianti e prive di attacchi al PD del Ministro Salvini a Bibbiano. Parole con cui Bonaccini risponde anche alle contestazioni politiche mandate all’indirizzo della Regione del segreterio Lega Emilia nonché deputato Gianluca Vinci, critico sui mancati controlli sul sistema degli affidi e rispetto alla proposta di una commissione di inchiesta regionale giudicata tardiva dal sapore politico. Accuse respinte al mittente dal Presidente Bonaccini che difende la commissione rivendica le competenze della regione e la distinzioni tra piano politico istituzionale e giudiziario, annunciando in un eventuale processo la costituzione di parte civile della regione stessa.
Nel video l’intervista a:
– Gianluca Vinci, Segretario Lega Emilia
– Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia Romagna