Un team formato da professori di UniMore ha sventato un pesante attacco informatico che ha cercato di mettere in ginocchio la Bonfiglioli Riduttori di Bologna. Ricevuta una proposta di riscatto, l’azienda non ha ceduto

Un attacco hacker iniziato l’11 giugno scorso alle ore 9 italiane aveva pesantemente colpito tutti i personal computer e i server collegati in rete dell’azienda bolognese Bonfiglioli. Gli hacker, probabilmente non italiani, dopo l’attacco avevano anche richiesto il pagamento di 340 bitcoin (che all’11 giugno valevano circa 2,4 milioni di euro mentre il giorno dopo circa 3,4 milioni). L’azienda però ha fatto muro, decidendo con coraggio di non pagare e affidandosi immediatamente alla Polizia Postale ma anche e soprattutto al team del professore Michele Colajanni, fondatore e direttore Cyber Academy dell’Università di Modena e Reggio Emilia. È proprio il team UNIMORE che ha notevolmente limitato i danni, ripristinando i sistemi nel giro di due giorni anche se le indagini e il ripristino di alcuni dati continua tutt’ora. L’attacco informatico sventato dal team UNIMORE era stato realizzato utilizzanpo un cryptolocker, ossia un malware capace di criptare i file presenti rendendoli inaccessibili, chiamato Ryuk che cifra tutti i file presenti producendo un documento con un indirizzo di posta da contattare. È stato in quel momento che l’azienda ha ricevuto la domanda di riscatto, rifiutando il ricatto e procedendo alla difesa dei propri dati.