Con un maggio 2019 molto piovoso quest’anno è più che mai importante prestare attenzione ai focolai delle zanzare tigre, che trovano in ristagni anche piccolissimi il luogo ideale per moltiplicarsi

Un maggio particolarmente piovoso unito a un giugno dal caldo torrido ma intermezzato da temporali e acquazzoni sono un connubio perfetto per il proliferare delle fastidiose zanzare tigre. Questi insetti, che tornano puntuali ogni estate, si moltiplicano in pozze d’acqua stagnante anche piccolissime. Da qui nasce l’esigenza, da parte anche dei cittadini, di non sottovalutare nessun ristagno. Per evitare il moltiplicarsi di zanzare tigre è bene agire contro qualsiasi focolaio eliminando i luoghi di possibile accumulo d’acqua come giochi per bambini, sottovasi o ciotole per animali. Altri tipi di focolai, più difficili da rimuovere, come ad esempio i tombini, le grondaie o le fontane, vanno trattate con appositi prodotti anche all’interno dei giardini privati. Nelle aree pubbliche in numerosi comuni sono già iniziati i trattamenti insetticidi per eliminare i focolai. In alcuni casi, come ad esempio a Modena, i tombini trattati sono riconoscibili grazie a un segno fatto di vernice colorata applicata agli angoli della grata. La limitazione del numero di zanzare è importante non solo per prevenire i fastidi dati dalle punture. Sabato scorso è stato segnalato a Nonantola un caso sospetto di Dengue, mentre l’anno scorso sono stati numerose le segnalazioni di sospette febbri di chikungunya. Si tratta in entrambi i casi di infezioni anche gravi che hanno come vettori proprio le zanzare tigri.

 

Nel video l’intervista a Niccolò Patelli, Dottorando Unimore