I problemi di spaccio e prostituzione in strada sono nuovamente riemersi con evidenza con l’arrivo dell’estate nella zona della Canaletto e dell’R-Nord. Di sera dicono i residenti, la situazione è invivibile
“La Polizia c’è ma non c’è sicurezza”. Così c’è scritto sul lenzuolo striscione che alcuni anonimi hanno esposto davanti all’R-Nord ben visibile dalla strada canaletto. Così di dice un uomo, marocchino, che con la propria famiglia si è trasferito a Modena, 6 mesi fa, ora residente in uno dei 250 appartamenti dell’R-Nord dove dice, alla sera non si vive. Sei mesi che sono qua e non vedo l’ora di andarmene in un’altra parte della città. Mai avrei immaginato una situazione così. Gruppi di persone, diversi gli spacciatori, e diverse anche le prostitute che stazionano anche durante il giorno, ma soprattutto la notte davanti all’ingresso della Galleria. Qui, anche per i residenti gli accessi diventano quasi terra di nessuno, anche per i residenti, l’80% è straniero e vive negli alloggi che per più della metà sono stati acquistati e ristrutturati dal comune di Modena per 20 milioni di euro. Qui la cronaca, l’ultima dei giorni scorsi, ha evidenziato nuovamente l’occupazione abusiva, o l’uso di garage e alloggi, trasformati in bivacchi di persone, molte senza fissa dimora, che vi trovano rifugio illegale. Un degrado che genera illegalità che va di pari passo ed è collegato con l’aumento della prostituzione. Soprattutto nigeriana distribuita e gestita da bande criminali sull’asse della Canaletto sud e sulle via Finzi e Soratore, ma non solo. Anche su via del mercato, dove i lavori previsti dal Piano Periferie non sono mai iniziati e l’area offre un facile rifugio per sbandati, la presenza di lucciole, per alcuni mesi solo spostata nella zona più a nord di viale della Nazioni, ha nuovamente fatto capolino