L’Emilia Romagna è seconda in Italia per gli infortuni sul lavoro. I settori produttivi maggiormente esposti vanno dall’edilizia, al trasporto, al lavoro agricolo industriale e all’agroalimentare

Maglia nera all’Emilia Romagna per gli infortuni sul lavoro: la nostra regione si pone al secondo posto in Italia dopo la Lombardia e prima del Veneto e della Toscana. Nello specifico sono stati 85 mila 823 gli infortuni nel corso del 2018, contro gli 84 mila 696 dell’anno precedente, ovvero 1.127 in più, e ben 115 incidenti con esito mortale. Infortuni che feriscono per il 36% lavoratrici ed il 64% lavoratori.  Uno scenario che pare proprio non migliorare con il nuovo anno, dove i dati del 1° trimestre confermano ancora una volta il secondo posto nazionale delle Emilia Romagna, dove si contano già 18 persone morte.  I settori produttivi più esposti al rischio così diffuso di incidenti ed infortuni, vanno dall’edilizia al trasporto, dal lavoro agricolo all’industria e servizi, fino all’agroalimentare. A questo già pesantissimo costo del lavoro, vanno aggiunte le numerose  “malattie professionali”, riconosciute e registrate dall’Inail.  

 

Nel video l’intervista a Franco Zavatti, Coordinamento legalità e sicurezza Cgil Emilia Romagna