Nel video l’intervista a Giuseppe Molinari, Presidente della Camera di Commercio di Modena
La scure dei dazi Usa si abbatte sui prodotti made in Italy. Gli Stati Uniti potranno imporre dazi sui prodotti europei per un ammontare annuo fino a 7,5 miliardi di dollari. Questa la decisione della WTO, l’organizzazione mondiale del commercio, che inevitabilmente rappresenta un duro colpo per l’export italiano e che – per quanto ridotto rispetto alle previsioni di alcuni mesi fa – pone le basi per l’inizio di una guerra commerciale tra le due sponde dell’Atlantico. A risentirne non solo il made in Italy ma anche il made in Modena, soprattutto per quanto riguarda il settore agroalimentare. Tra prodotti nostrani più a rischio dazi si conferma il parmigiano reggiano, il cui presidente del consorzio ha già espresso preoccupazione: il prezzo del re dei formaggi sugli scaffali americani potrebbe lievitare fino a 60 dollari al chilo, a vantaggio dei prodotti falsificati più a buon mercato come il Parmesan. Un altro prodotto a rischio è il Lambrusco: al consumatore americano una bottiglia del vino emiliano può costare da 7 a 20 dollari in relazione alla differente qualità del prodotto. L’aceto Balsamico Tradizionale di Modena sembra però salvarsi, l’oro nero modenese non figura nell’elenco relativo ai dazi, cosi come anche il Prosciutto di Modena Dop.