Nel video l’intervista a Maggiore Laura Guerrini, Nucleo Investigativo del Gruppo Carabinieri Forestale di Modena
18 persone indagate, di cui due arrestate, 80 militari dell’Arma dei Carabinieri impegnati nella sola giornata di oggi in quella che è stata denominata “Operazione Penelope”. Nata da una perquisizione partita da Pavullo, l’indagine ha permesso di smantellare un traffico illecito che fino a ieri contava oltre 9.000 metri cubi di rifiuti speciali provenienti dal comparto tessile di Prato. Nel comune modenese il Nucleo Forestale dei Carabinieri a seguito di una segnalazione ha trovato, stipati in un capannone, circa 2500 metri cubi di rifiuti tessili costituiti da cascami e ritagli, chiusi all’interno di sacchi di plastica neri per l’immondizia. Da qui, l’indagine, coordinata dal Sostituto Procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia, Stefano Orsi, si è allargata fino a scoprire una vasta rete legata a un traffico illecito di rifiuti. I rifiuti partivano da Prato e con la compiacenza di autotrasportatori e altri impiegati venivano trasportati e abbandonati nelle strutture di ignari proprietari. A finire agli arresti domiciliari sono due italiani: A.G. di 53 anni e G.V. di 40 anni, ritenuti i principali fautori del sodalizio criminale. A Modena, erano due in particolare le persone che agivano per trovare gli stabili potenzialmente adatti allo stoccaggio illecito.