Dopo l’annuncio di Stefano Bonacini di voler mettere in vendita il Carpi, si aprono gli scenari sul futuro della società biancorossa e anche dell’ormai ex patron
Da ieri una certezza c’è: il Carpi è in vendita. Ma fino a che non arriverà un acquirente davvero interessato, Stefano Bonacini continuerà a gestire quella che è stata la sua creatura, indipendentemente dall’uscita di scena annunciata ieri. I tempi sportivi impongono comunque a mister Gaudì di iniziare a pensare al futuro, perché di qui a metà giugno, se non dovesse bussare nessuno alla porta di via Marx, allora ci sarà da muovere i primi passi per mettere in acqua un Carpi comunque dignitoso per affrontare la Serie C, che possa anche avere un qualche appeal per eventuali compratori. Bonacini ieri ha annunciato che l’iscrizione al campionato di C è comunque assicurata e a breve ci sarà da scegliere un ritiro, una guida tecnica, uno staff e fare il conto dei giocatori presenti in rosa. Intanto Bonacini attende le mosse di Claudio Lazzaretti, titolare di Texcart, che rimane il candidato più interessato a rilevare la società biancorossa. Il patron della Correggese lavora da mesi per mettere insieme un pool di imprenditori che possano sostenere il peso di una Serie C e avrebbe già trovato nella dirigenza del Campagnola un acquirente interessato alla sua Correggese. E Bonacini intanto cosa farà? Ieri mattina alla conferenza erano presenti anche colleghi reggiani, ma l’imprenditore ha preferito parlare solo di Carpi, senza rispondere a domande sul suo possibile futuro verso Modena o Reggio. Vedremo nelle prossime settimane se qualcosa prenderà forma.