Arrivare nell’arco di un mandato di sindaco alla riduzione del 90% dei rifiuti indifferenziati e spegnere l’inceneritore è possibile. Lo hanno dimostrato gli esperti ospiti della serata organizzata a Modena da WWF e Rete rifiuti zero. Una sfida per i candidati sindaco chiamati a dire la loro
E’ successo a Forlì, così come in tante realtà venete, e ma anche dell’area nord della provincia di Modena, e con la volontà politica, potrebbe avvenire anche nel capoluogo, in nemmeno 5 anni, il tempo di un mandato. Ridurre i rifiuti indifferenziati di quasi il 90% giungendo così a non rendere necessario e non più conveniente l’uso dell’inceneritore, è possibile. Attraverso il passaggio dalla raccolta stradale dei rifiuti tradizionale al porta a porta e alla tariffa puntuale dove si paga soltanto quel poco o pochissimo che con un sistema virtuoso viene prodotto di non riclabile. A dimostrare la fattibilità del processo ed i risultati già ottenuti in Veneto e per stare in Emilia, Forlì, sono stati Paolo Contò Direttore generale di Alea ambiente Spa di Forlì e Natale Belosi, coordinatore rete rifiuti Zero Emilia Romagna nella serata organizzata da WWF Emilia Centrale alla sala Ulivi alla presenza dei candidati sindaco modenesi, chiamati alla sfida. Tale sistema, grazie anche alle nuove tecnologie negli impianti di riciclo, consentirebbe di arrivare a percentuali di scarto inferiori a quelle prodotte dall’inceneritore che per questo andrebbe ad esaurire la sua funzione.
Nel video l’intervista a Natale Belosi, Coordinatore Rete Rifiuti Zero Emilia-Romagna