Ammonta a 289 milioni di euro il passivo nel Bilancio 2018 di Coop Alleanza 3.0, nata dalla fusione tra Coop Adriatica, Nordest e Coop Estense. I manager annunciano un piano di rilancio quadriennale
Bilancio in rosso per Coop Alleanza 3.0 che chiude il 2018 con una perdita rilevante di 289 milioni di euro e annuncia un piano di rilancio quadriennale. Il colosso delle cooperative, nato nel 2016 da una fusione tra Coop Adriatica, Coop Consumatori Nordest e Coop Estense, aveva chiuso l’esercizio 2017 con una perdita di oltre 37 milioni.
Il passivo, secondo quanto dichiarato da Coop Alleanza 3.0, è frutto di una sorta di “stress test” dettato dalla scelta di ripulire i conti completamente per ripartire da capo: il risultato è che queste “poste non ripetibili” hanno pesato per ben 185 milioni di euro sulla perdita tra accantonamenti e svalutazioni di poste immobiliari, finanziarie, immateriali e creditizie. A pesare, seppur in maniera inferiore rispetto all’anno precedente, è poi la gestione vera e propria dei negozi, fortemente influenzata dalla riduzione di fatturato degli ipermercati che da soli pesano per oltre il 50% delle vendite.“ A Febbraio di quest’anno il colosso aveva annunciato una cura dimagrante nel personale, con 700 esuberi sui circa 1500 impiegati amministrativi delle sette sedi del gruppo, scatenando l’allarme tra i sindacati preoccupati, oltre che dalla situazione dei lavoratori, anche dei circa 3,6 miliardi affidati dagli oltre 400.000 soci prestatori per i quali sono già stati chiesti incontri chiarificatori. Il presidente Adriano Turrini ha spiegato che La scelta di affrontare il 2018 come una sorta di “stress test” in chiave rilancio non incide in alcun modo sulla sicurezza del Prestito sociale che può fare affidamento su un solido patrimonio del valore di 2,1 miliardi di euro“. Per il futuro del gruppo è stato varato un piano quadriennale di rilancio dal 2019 al 2022, che mira, a generare marginalità positive già dal 2019 andando così a rafforzare la solidità finanziaria e il prestito sociale.