Con la vittoria di ieri sera a Firenze, grazie alla rete di Berardi, il Sassuolo conquista la matematica salvezza con quattro giornate d’anticipo ed il diritto a disputare il suo settimo campionato consecutivo in serie A

Basta un gol di Berardi nel primo tempo per consegnare la matematica salvezza ad un Sassuolo capace di approfittare di una Fiorentina ormai in vacanza e scarica, anche mentalmente, dopo la sconfitta patita giovedì scorso a Bergamo che le ha negato l’accesso alla finale di Coppa Italia. Finisce uno a zero al Franchi per un Sassuolo padrone del gioco per larga parte della gara e che raggiunge, grazie ai tre punti conquistati, la parte sinistra della classifica superando proprio la Viola e il Cagliari che non ha più nulla da chiedere al campionato. Al 37° la rete del vantaggio parte da una rimessa laterale e si confeziona attraverso uno scambio prolungato tra Babacar e Sensi, di gran lunga migliore in campo: l’ex Cesena serve Berardi che dal limite lascia partire un sinistro su cui nulla può il portiere di casa. La Fiorentina tenta una reazione e trova l’occasione del pareggio due minuti dopo, quando Peluso trattiene Chiesa per la maglia causando il rigore che Consigli, ancora una volta, para respingendo a Veretout. Praticamente la gara finisce qui con la Fiorentina rimasta con la mente negli spogliatoi all’intervallo ed un secondo tempo in cui il Sassuolo amministra il gioco senza mai rischiare nulla. I neroverdi troverebbero il raddoppio al 59° con Demiral abile nel deviare dietro le spalle di Lafont un tiro-cross di Lirola ma il Var, dopo cinque minuti di attesa infinita, annulla per fuorigioco del centrale difensivo di De Zerbi. A quattro gare dalla fine del campionato e grazie alla prima vittoria esterna del 2019, il Sassuolo conquista quella matematica salvezza obiettivo minimo della stagione, ma anche un decimo posto che se finisse oggi il campionato, rappresenterebbe il secondo miglior risultato di sempre per i neroverdi in serie A; ma domenica arriva un Frosinone ancora a caccia di punti salvezza.