Dopo gli atti vandalici che hanno interessato il centro storico, è tempo di fare la conta dei danni. Solo per le 12 telecamere di videosorveglianza imbrattate, gli interventi si aggirano intorno ai 10 mila euro
Ci sono ancora le telecamere dipinte di rosso in centro a Modena a testimoniare il passaggio dei manifestanti anarchici di giovedì pomeriggio. Ed è il momento di fare la conta dei danni. 12 le telecamere della videosorveglianza cittadina che sono state danneggiate, con l’evidente scopo di impedire le riprese del corteo da parte delle forze dell’ordine. Non tutti i dispositivi imbrattati dai manifestanti con vernice rossa abrasiva hanno recuperato la piena funzionalità: in alcuni casi sarà necessario smontarli per poterli pulire in maniera adeguata. Interventi, questi, che si aggireranno intorno ai 10 mila euro. Per quanto riguarda le scritte ingiuriose sui muri, prontamente cancellate, ne sono state contate oltre un centinaio. Discorso a parte invece per i due monumenti deturpati: sia quello dei Carabinieri caduti che quello delle vittime delle Foibe, richiederanno interventi di ditte specializzate. I materiali con cui sono costruiti, pietra arenaria e marmo, hanno infatti assorbito la vernice e non possono essere ripulito con i solventi. Tanto è lo sconforto dei commercianti della zona, che nonostante fossero stati avvertiti del passaggio dei manifestanti, non si aspettavano simili atti vandalici
Nel video l’intervista a Andrea Muratori, Titolare edicola del Collegio