Nonostante le stringenti misure emergenziali nei primi due mesi dell’anno Modena ha raggiunto i 35 giorni di sforamento di Pm10 consentiti per legge, con una media di 1 giorno su 3 caratterizzato da aria pessima
Anche il 2019 sarà un anno ‘fuorilegge’ per Modena, e la cronaca non c’entra ma il responsabile è l’inquinamento, piaga del nostro territorio. Nell’ultimo mese non ci sono stati sforamenti di pm10, ma questo non basta a calmare le acque perché nei primi due mesi dell’anno in città è stata raggiunta la soglia dei 35 giorni di sforamenti concessi in un anno e basta solo un altro giorno per essere fuori dai limiti di legge. Nell’inverno appena concluso, dal 1° ottobre al 31 marzo in cui sono state attive le misure antismog, ci sono stati 62 superamenti, con una media di 1 giorno su tre caratterizzato da un’aria pessima, con concentrazioni superiori a 50 microgrammi per metro cubo. Una situazione allarmante che, numeri alla mano, dimostra l’inefficacia delle misure emergenziali adottate. Inoltre secondo il dossier Mal’aria 2018 di Legambiente i dati hanno confermato Modena maglia nera della regione per la qualità dell’aria. Tra polveri sottili e ozono, i modenesi hanno dovuto fare i conti con 117 giorni di sforamento, di cui 51 per PM10 e 66 per ozono.