Aumenta di un’altra lunghezza il divario fra il Carpi e la zona playout dopo il pesante 4-1 subito a Palermo: ora il quart’ultimo posto dista 5 punti
Ci sono due momenti difficili da accettare nella pesante sconfitta subita dal Carpi a Palermo, che fa allontanare di un altro punto la zona playout dai biancorossi. Il primo è l’atteggiamento con cui Poli e compagni sono entrati in campo, al cospetto di un avversario che era chiaro sin dalla vigilia che avrebbe assaltato alla ricerca dell’immediato vantaggio. Il Carpi ha alzato da subito bandiera bianca, venendo salvato dal suo portiere Piscitelli dopo appena 40 secondi. Per 25’ è stato un monologo assoluto della squadra di Stellone, che ha sfondato al centro, dove è nato il vantaggio di Falletti, a destra dove Rolando ha perso la palla da cui è stato imbastito il 2-0 di Nestorovski, e a sinistra dove Trajkovski ha chiamato alla parata miracolosa Piscitelli. Annichilito e impaurito, il Carpi era riuscito a limitare a soli 2 gol il passivo, rimettendo sui binari giusti la gara nella ripresa grazie al guizzo di Mustacchio e sfiorando il clamoroso 2-2 con Jelenic, ipnotizzato da Brignoli. Poi ecco l’altro inaccettabile momento della disfatta del Barbera, quello in cui prima Pasciuti e poi Kresic si fanno cacciare non per falli di gioco, ma per atteggiamenti di protesta inutile verso l’arbitro, che una squadra che vuole salvarsi non può permettersi. E allora anche il ko di Palermo finisce nel già colmo cestino dei rimpianti biancorossi, perché il Carpi della ripresa aveva davvero fatto paura alla seconda forza del campionato. E dopo il pari del Crotone contro il Lecce il distacco dai playout è salito a 5 punti con 9 gare da giocare e sempre meno certezze a cui aggrapparsi.