Il Carpi viene sconfitto 1-0 a Cosenza. Infilata alla mezz’ora da Tutino, la squadra di Castori fallisce il pari con Arrighini e Piscitella e anche un rigore al 95’ con Marsura
Il masochismo del Carpi ha raggiunto a Cosenza la sua vetta più alta. Quando una squadra che si deve salvare getta al vento due occasioni col giocatore davanti al portiere avversario e poi si permette il lusso al 95’ di sbagliare il quarto rigore stagionale sui 5 che le sono stati assegnati, allora è anche difficile parlare di tattica, schieramenti e classifica. La sfida di ieri sera ha confermato, se ce ne fosse stato bisogno, che questo è un anno sciagurato per i biancorossi, tanto che Castori a fine gara ha definito l’1-0 maturato al San Vito-Marulla “una sconfitta agghiacciante”. A decidere la gara è stato un gol preso dal Carpi in contropiede, altro tassello assurdo di una serata che potrebbe segnare il destino di Poli e compagni. Dopo il palo colpito in avvio da Baez, su liscio in collaborazione fra Poli e Pezzi, è stato l’ex Tutino, biancorosso per una settimana in estate, a infilare Piscitelli beffando ancora Poli dopo uno scatto sul filo del fuorigioco qualche metro dopo la metacampo. Il Carpi ha costruito le occasioni per pareggiare, ma il gol per Arrighini rimane una chimera. L’attaccante, imbeccato da Coulibaly, ha spedito clamorosamente fuori davanti a Perina prima del riposo. Peggio però ha fatto Piscitella, smarcato da Mustacchio, che a metà ripresa solo sul dischetto ha recapitato un pallone molle fra le mani dell’incredulo portiere calabrese. La frittata si è completata al 95’, quando Poli si è procurato il rigore per mani di Sciaudone e dal dischetto Marsura ha calciato debole ancora fra le braccia di Perina. Il quarto rigore fallito con 4 tiratori diversi su 5 assegnati è la ciliegina su un’altra notte horror. Con questi regali per il Carpi la retrocessione sembra un finale già scritto.