Entro oggi 13 lavoratori di Italpizza dovranno essere reintegrati nello stabilimento di Via Gherbella, come definito nell’accordo tra le cooperative di lavoratori, la proprietà e i Si Cobas. Intanto è sempre più netta la spaccatura del fronte sindacale
Reintegro in azienda, entro il 20 gennaio nella sede di Italpizza, di 13 lavoratori, di cui alcuni trasferiti e due licenziati; apertura di un tavolo aziendale sulla verifica delle modalità nell’applicazione contrattuale, con particolare riferimento alla tipologia cosiddetta ‘Multiservizi’, e in relazione all’organizzazione dei turni ‘a chiamata’. Questi, in sintesi, i punti dell’accordo raggiunto in Prefettura l’11 dicembre scorso, al termine del tavolo voluto e convocato dal Prefetto dopo gli scontri ed i presidi dei lavoratori che per 10 giorni avevano monopolizzato la scena davanti ai cancelli dello stabilimento di via Gherbella. Ed è proprio alla vigilia del lunedì, in cui il rispetto di questi accordi andrà verificato, che si accende lo scontro sindacale. Perché il rispetto dell’accordo stipulato in prefettura dai Si Cobas, con riferimento alla verifica nell’applicazione dei contratti, andrebbe di fatto a mettere in discussione quegli stessi contratti che il fronte sindacale costituito da CGIL, Cisl e UIL avevano stipulato a dicembre 2015. Accordi non sottoscritto dai Si Cobas, e che sancirono il passaggio dal contratto alimentaristi a quello delle pulizie-multiservizi messo in discussione in questi giorni, finalizzato – affermano i Si Cobas – dall’obiettivo di ridurre il costo del lavoro. Fatto sta che nella diatriba sui contratti e nella gara sulla rappresentanza sindacale all’interno dell’azienda, sembrano ancora una volta i lavoratori i lavoratori, a rischiare di essere messi da parte. Ma lunedì, con la verifica degli accordi assunti in prefettura, alcuni nodi dovranno per forza venire al pettine.