Dal 2000 ad oggi gli ospedali della Provincia di Modena hanno subito un taglio significativo dei posti letto. Quelli maggiormente penalizzati sono i nosocomi più piccoli, ma anche il Policlinico di Modena ha registrato una diminuzione di quasi il 40%
In diciotto anni i posti letto negli ospedali della provincia di Modena hanno subito un calo del 35%. Il Policlinico di Modena è passato da mille unità a 621 con tagli significativi in medicina generale, in chirurgia e in pneumologia. Facendo però una rapida carrellata negli ospedali della provincia emerge che a farne maggiormente le spese sono state le strutture più piccole. Se l’ospedale di Carpi ha visto una sforbiciata di sole 18 unità, non si può dire la stessa cosa di Mirandola che è passata da 202 posti letto a 126, o anche delle strutture di Finale Emilia e Castelfranco che a causa dei tagli sono state convertire in case della salute. Spostandoci in montagna a Pavullo la lungodegenza è stata potenziata mentre tutto il resto è stato ridotto, con l’eliminazione della geriatria e l’introduzione di day hospital e day surgery. Numeri in controtendenza invece sì registrano nell’ospedale di Sassuolo, con un aumento di letti nel reparto di ortopedia, ostetricia, otorino, pediatria, recupero e riabilitazione, e anche in quello di Baggiovara. Entrambe le strutture sono state inaugurate nel 2005.