Arriva l’ottava sconfitta stagionale per il Carpi, che a Pescara spreca più volte il vantaggio e poi viene beffato da un’autorete di Mbaye e dal gol al 90’ di Mancuso
E’ un copione già visto quello che a Pescara condanna il Carpi all’ottava sconfitta stagionale, tanto simile a quella di domenica scorsa col Lecce e segnata dall’autorete di Mbaye e dal gol al 90’ in contropiede di Mancuso. Questa volta, sul campo di quella che da ieri sera è di nuovo la capolista del campionato, anche se con due gare giocate in più rispetto al Palermo, la squadra di Castori avrebbe avuto dei rimpianti addirittura per un pareggio, dopo aver sprecato più volte le occasioni per andare in vantaggio. Un male cronico quello del gol, con appena 11 reti segnate in 14 gare, che continua a non avere un antidoto. Perso Pasciuti in riscaldamento, Castori sceglie Sabbione dietro l’unica punta Arrighini. E dopo lo scampato pericoloso in avvio, quando Marras sguscia via a Pezzi e serve la chiusura del debuttante portiere Piscitelli per evitare il gol, il Carpi inizia a costruire azioni. Jelenic e Sabbione ci provano due volte da fuori, ma è Arrighini che da un metro dalla linea di porta non riesce clamorosamente a deviare in gol il cross di Sabbione. Anche a inizio ripresa due volte Jelenic chiama alla parata il portiere Kastrati, poi all’improvviso passa il Pescara. Brugman calcia dalla bandierina, Mokulu spizza la palla mettendo fuori causa Piscitelli e Mbaye con la testa la mette nella propria porta. La mazzata spegne la squadra biancorossa, che non riesce più a rendersi pericolosa e nel finale subisce il 2-0 di Mancuso in ripartenza. Un passivo troppo severo, ma se non segni la salvezza diventa impossibile.