Hanno chiesto e ottenuto un contributo dal Comune per ammortizzare le spese dell’acquisto di una piattaforma elevatrice per aiutare una donna invalida, ma in otto anni la somma pattuita non è arrivata. Questa la storia di una coppia di pensionati modenesi denunciata dal Codacons
Un impianto per aiutare una signora invalida a vivere meglio, una spesa per rimuovere le barriere architettoniche per cui nel 2010 è stato chiesto il contributo del comune. Contributo concesso, ma ad oggi non ancora arrivato. Sono questi gli ingredienti della storia di Michela Clò, modenese che a causa di un ictus dal 2007 risulta invalida al 100%. Per non cambiare la casa in cui abita da anni, lei e il marito Fausto Carafetti hanno investito oltre 16mila euro per una piattaforma elevatrice. Per ammortizzare la spesa, la coppia di pensionati ha chiesto al Comune e ottenuto un contributo di circa 5mila euro. Una somma che la famiglia non sa quando arriverà, nonostante due richieste di chiarimenti, una fatta nel 2016 e l’altra nel 2018. Dall’ultima risposta del Comune, si legge che le risorse finanziarie relative al Fondo nazionale per l’eliminazione delle barriere architettoniche del 2018 sono state stanziate dalla Regione, ma ancora non sono state erogate. Una situazione paradossale, secondo il Codacons, che nota come non sia stata segnalata nessuna tempistica.
Nel video l’intervista a:
– Fausto Carafetti, Marito di Michela Clò
– Massimo Grillenzoni, Avvocato
– Fabio Galli, Presidente del Codacons