Minacciato il professionista che in qualità di Custode Giudiziario cura i beni confiscati alla ‘Ndrangheta nell’ambito del Maxi processo Aemilia. Nel suo studio di Palermo è arrivata una busta contente degli escrementi
Una busta contenente escrementi è stata recapitata all’avvocato Rosario Di Legami, il legale custode giudiziario dei beni sequestrati alla ‘Ndrangheta nel maxi processo Aemilia, all’interno del quale sono stati condannati 46 imputati tra cui anche Francesco Amato l’uomo che il 5 novembre scorso si era asserragliato in un ufficio postale di Reggio prendendo in ostaggio 5 persone tra cui anche la direttrice. Il gesto inquietante potrebbe essere un possibile messaggio di carattere intimidatorio. L’anonimo mittente si è attribuito come indirizzo via Scorsone: e cioè la strada dove a Corleone abita la famiglia del defunto boss Totò Riina, simbolo per eccellenza di ogni criminalità. Rosario Di legami dal gennaio 2015 quando è scattata l’operazione Aemilia gestisce e amministra i beni sequestrati alla cosca Grande Aracri. Al momento sono in corso approfondimenti per capire da dove venga la busta recapitata direttamente nello studio palermitano dell’avvocato