Il professore Massimo Federico, docente universitario di Oncologia del Policlinico di Modena è accusato di sperimentazioni presentate come no profit, ma invece ritenute dalla Procura organizzate e finanziate. Dopo una indagine riservata per cinque anni si è arrivati a 14 richieste di rinvio a giudizio per corruzione
Sperimentazioni di Farmaci dichiarate falsamente ‘no profit’. Dopo una indagine tenuta riservata per cinque anni e condotta dai Nas con la supervisione della procura si è arrivati alla richiesta di 14 rinvii a giudizio per corruzione. Tra questi due medici docenti ordinari alla Facoltà di Medicina del Policlinico di Modena: il professor Massimo Federico, accusato di corruzione, abuso d’ufficio, peculato e interruzione di pubblico servizio. E il professor Stefano Sacchi, docente ordinario di Medicina Interna e medico anche del Dipartimento di Oncologia, accusato in concorso solo per il peculato e l’abuso d’ufficio nell’utilizzo degli spazi e delle attrezzature del Policlinico. Con loro una lunga lista di manager e informatori delle cinque multinazionali farmaceutiche coinvolte. Secondo i sostituti procuratori dal 2010 al 2014 le cinque multinazionali hanno ottenuto dal prof Federico garanzie per lo svolgimento di undici sperimentazioni presentate al Comitato Etico del Policlinico come “no profit” e che invece sottobanco sarebbero state organizzate e finanziate. Un flusso di denaro convogliato sotto forma di sponsorizzazioni a convegni e meeting e attraverso versamenti sulle onlus, Fil e Gisl, e dell’associazione Angela Serra, della quale il professor Federico era una figura di riferimento. Ammontano a quasi un milione e mezzo di euro i soldi individuati dalla Procura come corrispettivi di corruzione.