Cala a Modena e in tutta Emilia-Romagna il numero di interruzioni volontarie di gravidanza. Nel 2017 sono stati 7.130 gli aborti eseguiti in regione, il numero più basso dal 1980. Ma l’Unione Donne in Italia è preoccupata sul destino della legge 194

Calano le cifre relative alle interruzioni volontarie di gravidanza in Emilia Romagna, che l’anno scorso sono state 7.130, il numero più basso degli ultimi 38 anni. Un decremento che si è registrato anche a Modena, passata dalle 1197 interruzioni del 2016 alle 1148 del 2017. Secondo la regione su questi dati hanno inciso le  azioni di formazione e informazione che passano dai banchi di scuola ai consultori, dove sono stati attivati servizi di visite e contraccezione gratuita. La situazione dipende anche dagli obiettori di coscienza, che in Emilia Romagna rappresentano circa la metà dei medici ostetrici-ginecologi. Le modalità di accesso all’interruzione volontaria di gravidanza, da 40 anni sono disciplinate dalla legge 194, oggi più che mai sotto i riflettori. Molti esponenti del governo, tra i quali il neo ministro della Famiglia Lorenzo Fontana, non hanno nascosto la loro contrarietà all’aborto e alla che lo disciplina. Una situazione che desta preoccupazione tra le esponenti di UDI di Modena.

Nel video l’intervista a Laura Piretti, Responsabile UDI nazionale