Quattro punti in due gare per il tecnico dal suo arrivo e sabato c’è la trasferta di La Spezia per completare il trittico.
Tre mosse per dare la sveglia e rilanciare il Carpi. E’ bastato poco tempo, appena sei giorni, a Fabrizio Castori per riaccendere il motore biancorosso, in panne da ormai troppo tempo. Erano sei mesi che il Carpi non riassaporava il giusto della vittoria. Dal successo 2-1 sulla Ternana del 29 marzo scorso a quello di martedì al Curi sono trascorse 15 gare in cui i biancorossi avevano raccolto appena 6 pareggi. Castori ha toccato i tasti giusti e in tre mosse ha cambiato la sua squadra, tornata ad essere quella aggressiva e compatta ammirata nelle tre precedenti stagioni con il tecnico marchigiano al timone. Prima di tutto ha puntato forte sul ritorno alle due punte, prima dall’inizio e poi a gara in corso, l’unico assetto in grado di evitare alla squadra di abbassarsi troppo e subire il gioco avversario. Arrighini e Mokulu lo hanno ripagato con un gol e un assist a testa che sono valsi 4 punti. E poi ha rimesso i giocatori al loro posto, Sabbione su tutti, che lì nel cuore della mediana, il suo ruolo naturale, è risultato fra i migliori col Brescia e ha giocato una gara gagliarda a Perugia. Infine ha lavorato sulla testa dei giocatori, facendo quadrato con le vecchia guardia e iniziando subito a martellarli per ribadire che nessuno è superiore a questo Carpi se si gioca con questa determinazione. Fin qui la cura ha funzionato e la classifica è tornata a essere di nuovo accettabile. Ma sabato a La Spezia bisognerà completare questo trittico in sette giorni con un’altra gara da Carpi.