Continuano senza sosta le ricerche di Pietro Fogliani, l’imprenditore sassolese titolare dell’azienda Ceramiche Serra. La capitaneria di porto di Livorno attraverso un dispositivo navale, subacqueo e aereo sta continuando a pattugliare il mare a sud del porto Lotti fino al litorale di Piombino
Tutto quello che rimane al momento di lui, o meglio della sua passione per il mare è un vascello perfettamente integro, attualmente ormeggiato al porto di Cala de Medici e posto sotto sequestro a disposizione degli inquirenti. Continuano senza sosta le ricerca di Pietro Fogliani, l’imprenditore sassolese titolare della Ceramiche Serra di Torre Maina di cui si sono perse le tracce da giorni. L’imprenditore sembra essere scomparso nel nulla dopo che sabato è salpato da porto Lotti a La Spezia a bordo del Lulubelle, una barca di 15 metri che martedì’ è stata recuperata dalla Guardia Costiera perché arenata di fronte a Vada a Livorno senza nessuno a bordo. Avviate le ispezioni sul mezzo, sono stati recuperati i documenti di identità, gli effetti personali e anche il telefonino di Fogliani, ma di lui nessuna traccia, solo la presenza di un salvagente a ciambella trovato legato alla cima attorcigliata all’albero di elica. Un amico di Fogliani ha confermato l’abitudine dell’imprenditore di legarsi al salvagente per fare il bagno. Testimonianza che apre nuovi scenari. Intanto la Guardia Costiera ha deciso di proseguire con le ricerche e la capitaneria di porto di Livorno attraverso un dispositivo navale, subacqueo e aereo sta continuando a pattugliare il mare a sud del porto lotti fino al litorale di Piombino. Al momento le uniche certezze sono che Fogliani ha lasciato il porto a La Spezia dopo aver fatto rifornimento di carburante e cibo presso una rosticceria e che il gps a bordo della sua barca era rimasto spento. Il suo cellulare è stato acceso solo fino a domenica mattina, quando si è collegato a internet per l’ultima volta prima di svanire nel nulla