Non esiste nessuna emergenza di furti nei luoghi sacri. Il punto è stato fatto dal Prefetto durante un incontro con il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Ogni episodio verrà affrontato con rigore singolarmente e le misure di sicurezza verranno rafforzate

Dalle pietre della statua del patrono San Geminiano all’acquasantiera della parrocchia di Pancrazio. 8 in tutto i furti avvenuti in questo 2018 nelle 459 chiese della provincia. Nonostante il timore che si stava facendo strada, di una banda di ladri specializzata in furti degli arredi sacri, non esiste nessuna emergenza. Il punto è stato fatto dal prefetto di Modena Maria Patrizia Paba in una riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica durante il quale hanno partecipato anche i vicari della Diocesi di Modena e Bologna. La prefettura ha confermato la particolare attenzione ad ogni singolo episodio, sia sotto il profilo delle indagini sia sul piano delle misure di sicurezza. Ha aggiunto inoltre che è stato disposto il rafforzamento della vigilanza, attraverso anche la collaborazione con le Autorità ecclesiastiche della provincia. Per potenziare la sicurezza è di fondamentale importanza l’opera di sensibilizzazione che la Diocesi di Modena deve svolgere per assicurare la tempestività delle denunce di eventuali furti o danneggiamenti e l’adozione generale di alcune regole pratiche precauzionali che consentano di contemperare la libertà di culto dei fedeli con la tutela della sicurezza. A tal riguardo il Prefetto ha confermato la pianificazione della progressiva installazione di apparati tecnologici anti-intrusione.