Non c’è nessuna emergenza West Nile. Questo è il messaggio rassicurante dell’Azienda Usl di Modena in merito ai recenti casi di pazienti colpiti dal virus trasmesso dalle zanzare comuni. Finora sono quattro i casi registrati tra Mirandola e Cavezzo

I casi gravi di West Nile in tutta l’Emilia Romagna sono almeno una dozzina di cui 4 solo nel modenese, tra Mirandola e Cavezzo, dove un cinquantenne dopo il contagio è stato ricoverato in terapia intensiva in prognosi riservata. L’Azienda Usl però ribadisce che non c’è nessuna emergenza ma che bisogna prestare maggiore attenzione anche perché rispetto allo scorso anno il numero di zanzare presenti è aumentato di dieci volte di più.  La causa principale dell’aumento è imputabile alle condizioni climatiche che hanno visto un mese di luglio caratterizzato da alte temperature intervallate ad acquazzoni. Il virus viene trasmesso alle zanzare da uccelli migratori infetti provenienti dal Nord Africa, che nidificano nelle aree umide, e a loro volta le zanzare lo trasmettono ad altri volatili favorendo il ciclo riproduttivo del virus. Quando le zanzare trasmettono la West Nile all’uomo nella maggiore parte dei casi il virus è asintomatico o può decorre come un semplice stato febbrile, trattato con antipiretici. Una percentuale molto bassa, però può sviluppare complicanze anche gravi. L’Ausl e la regione sono alle prese con le attività di sorveglianza e hanno chiesto ai comuni di continuare con i trattamenti antilarve, ma nel caso della West Nile, trasmessa dalla zanzara comune, non sono previsti interventi straordinari di disinfestazione, per questo l’unica soluzione è proteggersi da soli con zanzariere e repellenti appositi.