Smantellata una maxi truffa da 10 milioni. 26 gli indagati in tutta Italia per associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe, falsi in atto pubblico e privato e riciclaggio internazionale. I carabinieri di Roma hanno disposto delle perquisizioni anche a Modena
Perquisizioni anche a Modena per la maxi truffa da 10 milioni di euro smantellata dai Carabinieri della Stazione Roma San Lorenzo in Lucina. La procura della Repubblica di Roma, sotto l’egida della Dda, ha disposto la perquisizione, personale e locale, nei confronti di 26 indagati in tutta Italia per i reati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe, nazionali e internazionali, furto, falsi in atto pubblico e privato e riciclaggio internazionale. L’attività investigativa, denominata ‘Prova a prendermi’ ha preso il via nel marzo del 2017 e ha permesso di individuare due sodalizzi criminali, con base a Roma e operanti in tutto lo stivale. Si tratta per lo più di cittadini italiani, del Camerun, della Nigeria e dell’Afghanistan, specializzati in truffe finanziarie e immobiliari, ma anche di compravendita di opere d’arte e metalli preziosi falsi, che hanno fruttato profitti illeciti per milioni di euro. In alcuni casi i truffatori si spacciavano per funzionari di banche italiane che si offrivano di far rientrare in Italia i capitali dall’estero, ma si fingevano anche intermediari del Vaticano, proponendo alle vittime l’acquisto di alberghi da destinare ad usi ecclesiastici. Nel corso dell’attività i Militari hanno arrestato in flagranza di reato 7 persone, denunciate 22 e accertato 23 truffe consumate. Inoltre le perquisizioni effettuate finora hanno portato anche al sequestro di numerosi telefoni cellulari, sim, e computer, e diverse armi bianche, oltre che un quadro ‘L’angelo che annuncia la resurrezione di Cristo alle pie donne’, con annessa falsa certificazione.