Un passo avanti verso una maggiore autonomia regionale è stato fatto: approvata dall’Assemblea legislativa senza voti contrari la risoluzione che definisce le 12 materie di cui la Regione Emilia-Romagna chiede la gestione diretta
Dopo la dichiarazione d’intenti siglata a Palazzo Chigi dal Governo e dal Consiglio Regionale il 18 ottobre scorso, inizia una nuova fase nel percorso di una maggiore autonomia dell’Emilia Romagna. L’Intesa-Quadro contenente le competenze legislative e amministrative richieste dalla Regione è infatti stata approvata dall’Assemblea legislativa senza voti contrari. Il presidente dell’Emilia-Romagna ha così ricevuto il mandato a sottoscrivere l’Intesa con il Governo e l’autorizzazione a proseguire il negoziato con l’Esecutivo che s’insedierà dopo il 4 marzo. L’intesa potrà poi essere integrata e completata prima della definitiva presentazione di un disegno di legge del Governo alle Camere. Ciò che si richiede è la gestione diretta, al fine di rendere la regione più competitiva, in 12 materie relative a quattro aree strategiche: politiche del lavoro, istruzione, salute e tutela dell’ambiente e dell’ecosistema. Tra le materie richieste si va dai rapporti internazionali e con l’Unione Europea delle Regioni, alla tutela e sicurezza del lavoro; alla ricerca scientifica e tecnologica al sostegno all’innovazione per i settori produttivi; alla protezione civile; al coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario ed alle norme generali sull’istruzione. Nell’Intesa-Quadro sono definiti inoltre i criteri per la quantificazione delle risorse finanziarie legate all’attribuzione di queste nuove competenze legislative e amministrative.