Da una analisi sugli ammortizzatori sociali effettuata nella nostra provincia è emerso che Modena ancora non è uscita dalla crisi e che al contrario aumenta la precarietà
A Modena aumenta la precarietà. A dirlo è la Cgil sulla base del rapporto economico fornito dall’osservatorio Ires sul dato che riguarda gli ammortizzatori sociali. Nel 2017 sul nostro territorio le ore di cassa integrazione ordinaria, straordinaria e in deroga sono state oltre 4milioni e 500 mila. Dato che segna una diminuzione rispetto all’utilizzo complessivo registrato nel 2016, quando le ore per tutte e tre le tipologie di cassa in deroga e cassa integrazione ordinaria e straordinaria avevano raggiunto i 13 milioni e 300 mila. Nel panorama regionale emerge che Modena è la seconda provincia, preceduta solo da Bologna, che fa più ricorso agli ammortizzatori sociali.
Questo dato non conferma tuttavia secondo il sindacato l’uscita dalla crisi economica che al contrario non accenna a diminuire in modo significativo ancorché il dato sulla precarietà sia in miglioramento. Dai dati sull’utilizzo degli ammortizzatori sociali emerge infatti come il raffronto tra il 2007, l’anno degli albori della crisi economica, e il 2017 il numero di ore di ricorso alla cassa integrazione è circa cinque volte di più.
Approfondendo il dato occupazionale si nota una differenza consistente tra occupati e quantità di lavoro. Ovvero il numero degli occupati cresce in misura diversa rispetto alla quantità di lavoro. E questo perché vengono conteggiati come occupati anche coloro che prestano la propria attività in molto saltuario e fortemente precario.