Assolto l’ex sindaco di Ischia Giosi Ferrandino, accusato di aver ricevuto favori da parte della Cpl Concordia di Roberto Casari in cambio dell’appalto per la metanizzazione dell’isola. Secondo i giudici “il fatto non sussiste”
Il fatto non sussiste: assolti l’ex sindaco di Ischia Giosi Ferrandino e il tecnico comunale Silvano Arcamone al termine del processo su presunte irregolarità negli appalti per la metanizzazione dell’isola. Cade quindi la richiesta del pubblico ministero di sei anni e quattro mesi e di tre anni per corruzione e per induzione indebita a promettere utilità. Una sentenza che immancabilmente avrà effetti anche sul processo all’ex Cpl Concordia e al suo presidente Roberto Casari, perché l’ipotesi degli inquirenti era che Ferrandino avesse ricevuto denaro e favori da parte della stessa cooperativa in cambio dell’appalto. In particolare, secondo l’accusa, il colosso energetico di Concordia avrebbe firmato due convenzioni che prevedevano l’impegno a erogare oltre 300 mila euro all’albergo di famiglia del sindaco e ad assumere come consulente suo fratello, ricevendo in cambio l’affidamento dei lavori per la metanizzazione di Ischia.
Arrestato il 30 marzo 2015, Ferrandino era finito in manette insieme ad altre 10 persone accusate a vario titolo di associazione per delinquere, abuso d’ufficio e corruzione sia nazionale che internazionale. Accuse cadute con la pronuncia a formula piena dei giudici campani.