Le pratiche per ottenere il diritto all’amministratore di sostegno sono gestibili anche a Modena attraverso una videochiamata con il giudice. Lo prevede un protocollo sperimentale tra Tribunale e Comune di Modena
La sperimentazione già avviata lo scorso anno e rinnovata per Sassuolo ed il comprensorio ceramico, ha dato buoni risultati. Ed oggi si è estende al comune capoluogo. Le persone con problemi sanitari che per mancanza di autonomia, temporanea o permanente, necessitano di un amministratore di sostegno, non dovranno più recarsi in Tribunale per ottenere la necessaria assistenza giuridica. Potranno invece richiedere l’esame in video conferenza con il giudice, secondo le modalità previste dal Protocollo d’intesa sottoscritto tra Comune e Tribunale di Modena. Il protocollo è stato approvato in forma sperimentale e ha la durata di un anno. Concordando l’appuntamento con il giudice tutelare, un incaricato dei Servizi sociali del Comune si recherà presso l’abitazione o la struttura dove è ospitata la persona che per motivi di salute certificati dal medico non può recarsi in Tribunale se non con l’ausilio di un’ambulanza e ovviamente con un alto grado di disagio. L’incaricato del Comune, dotato di un dispositivo PC o notebook o altro device in grado di stabilire una, identificherà il beneficiario dell’amministratore di sostegno, stabilirà il collegamento video e redigerà il verbale da trasmettere alla Cancelleria. La nuova procedura consente al giudice tutelare di ascoltare il beneficiario senza che questi debba spostarsi dal proprio domicilio. L’intesa tra Comune e Tribunale è quindi un ulteriore passo avanti per migliorare l’efficacia dei servizi di giustizia nell’ambito della procedura dell’Amministratore di sostegno, una figura che a Modena è particolarmente seguita.