La centralina di via Giardini questa settimana ha registrato due nuovi sforamenti di Pm10. Secondo quanto previsto dal Piano aria della regione se i giorni di sforamento si protrarranno fino a quattro consecutivi entreranno in vigore le misure emergenziali. Intanto oggi è stato sottoscritto il provvedimento che vieta ai negozianti di lasciare sempre le porte aperte
A Modena il problema dell’inquinamento è sempre dietro l’angolo. Lunedì e martedì i valori di Pm10 sul territorio modenese sono risaliti oltre i limiti di guardia, fissati per legge a 50 microgrammi per metro cubo. L’arrivo delle basse temperature con la conseguente accensione dei riscaldamenti ha fatto di nuovo impennare i valori degli inquinanti. La centralina di via Giardini da inizio anno ha registrato ben 64 sforamenti, quasi il doppio rispetto ai 35 consentiti dalla legge nell’arco dell’anno. Secondo quanto previsto dal Pair 2020 dell’Emilia Romagna se i giorni di sforamento diventeranno quattro consecutivi entreranno in vigore le misure emergenziali già adottate lo scorso mese. Intano anche a Modena, per evitare uno spreco di consumo energetico, è stato sottoscritto un provvedimento che vieta ai locali commerciali di tenere sempre aperte le porte quando sono in funzione gli impianti di climatizzazione, l’obiettivo è quello di contenere le emissioni di sostanze inquinanti in atmosfera. Il provvedimento sarà in vigore fino al 15 ottobre del 2018, e prevede una sanzione amministrativa compresa tra i 50 e i 500 euro per le violazioni. Intanto per il fine settimana sul nostro territorio è in arrivo una perturbazione atlantica che potrebbe portare ad un miglioramento della situazione.