Raccontiamo la storia di Alberto, un ragazzo tetraplegico di 27 anni che è alla ricerca di un lavoro per poter pagare le ore aggiuntive del suo accompagnatore
Lavorare per lui significa riuscire ad affrontare la sua disabilità: è la storia di Alberto Massimiliano Gatti, un ragazzo di 27 anni tetraplegico dalla nascita a causa di un errore medico. Diplomato all’Istituto Guarino Guarini di Modena, da autodidatta ha approfondito le sue conoscenze nel campo dell’informatica, grazie alle quali sporadicamente si occupa della creazione di siti web e software personalizzati. Per Alberto infatti il lavoro è molto importante, è quello stimolo in più che gli permette di superare la giornata e dimenticare il suo handicap. Per farlo però ha bisogno dell’aiuto del suo accompagnatore Andrea, che lo segue 9 ore alla settimana, per la fisioterapia necessaria e in parte anche nelle relazioni con i clienti. Per questo motivo Alberto è alla ricerca di un lavoro che gli consenta di avere uno stipendio con il quale pagare ore aggiuntive al suo accompagnatore, attualmente remunerato grazie ad un assegno di sostegno di circa 460 euro che Alberto percepisce dal Comune di Modena.