Saranno giudicati dal Tribunale gli agenti accusati di aver perquisito illegalmente un cittadino e avergli causato lesioni. Si contesta anche l’ammanettamento. Secondo l’accusa hanno abusato dei propri poteri
Quattro agenti della polizia municipale di Modena andranno a processo perché accusati di aver perquisito arbitrariamente un cittadino, abusando dei propri poteri, e di avergli causato lesioni per via del loro comportamento. E’ arrivata la citazione a giudizio, da parte della Procura, nei confronti dei vigili che nel gennaio 2014 avevano controllato un cittadino in macchina. Tuttavia la loro azione, secondo la ricostruzione del pm, avrebbe seguito procedure illecite perché sarebbe stata utilizzata violenza e non sarebbe stata data all’uomo spiegazione della verifica, né informazione sulla possibilità di chiamare un legale. Inoltre al cittadino, che era stato ammanettato, erano state messe le mani in tasca ed erano stati presi gli effetti personali, soltanto in seguito restituiti. Tra questi le chiavi dell’auto, sulla quale era stata compiuta un’ispezione.
Ma non solo. Perché nonostante la perquisizione avesse dato esito negativo, e il cittadino fosse stato identificato, ancora con le manette ai polsi era stato trasferito al comando della municipale e trattenuto nelle camere di sicurezza. Una permanenza di poco più di un’ora che sempre secondo il pm non avrebbe trovato giustificazione e né sarebbe stata messa agli atti nei registri delle persone fermate. Una volta liberato, l’uomo aveva lamentato anche escoriazioni ai polsi come conseguenza non voluta dell’ammanettamento.
Alla luce di tutto questo il cittadino si è rivolto a un avvocato, Gianluca Barbiero, ed è scattata la denuncia. Il pm, completate le indagini preliminari, ha mandato come detto a processo i quattro agenti con una citazione diretta. Prima udienza nel gennaio dell’anno prossimo: in aula gli imputati cercheranno di respingere gli addebiti.