Secondo pari a reti bianche per i canarini al Braglia in questa Lega Pro. Squadra che cresce nella ripresa, ma Forte si oppone ai tentativi di Diakité e Loi
Doveva essere la gara del riscatto per il Modena dopo la brutta prestazione di Salò, invece così non è stato quantomeno se gli obiettivi erano trovare la via del gol e, magari, quella vittoria che ancora manca in campionato. E invece i canarini si sono scontrati contro una Maceratese che non è riuscita a produrre pericoli degni di nota nell’arco dei novanta minuti, ma che si è difesa con ordine e che nella ripresa ha blindato la propria porta con quattro interventi, di cui due abbastanza importanti, dell’estremo difensore Forte. Modena che ha cambiato faccia almeno sul piano dell’intensità nella ripresa, ma che ancora deve fare i conti con una sterilità che preoccupa. Solo il Forlì, fra le altre 19 squadre del girone, non è ancora andato a segno nei 270 minuti giocati, una tendenza che andrà immediatamente invertita martedì a Teramo per non rischiare che tanti dei giovani presenti in rosa perdano quella fiducia che è fondamentale per loro all’esordio in categoria. Pavan ritrova Marino, lancia dal primo minuto Laner e Basso, mentre per Cossentino c’è solo la panchina dopo i due turni di squalifica scontati con Parma e Salò. Non basta, però, accrescere il tasso di esperienza per tradurre la prestazione in vittoria. Di buono c’è che il tempo per pensare è poco, si torna subito in campo nel primo turno infrasettimanale della stagione, con vista poi sul derby contro la Reggiana in programma domenica 18 settembre.