Aumenta il dato della richiesta di cassa integrazione anche nella nostra provincia
Edilizia e commercio: sono questi i settori a Modena, come a livello nazionale, dove ancora è alta la richiesta di cassa integrazione straordinaria. Nel modenese, nel periodo compreso tra gennaio e luglio 2016, il dato si è attestato al 52% su base annua; una percentuale che la pone ai vertici tra le province dell’Emilia Romagna. Peggio di Modena hanno fatto Ferrara e Bologna. Ad analizzare la situazione e fornire i dati è stata l’UGL, unione generale del lavoro, in base alla fotografia scattata qualche giorno fa dall’INPS che parla di un mercato del lavoro in chiaro scuro. In generale, la crescita delle ore di Cigs ha riguardato essenzialmente gli operai, e in maniera minore gli impiegati. In Emilia Romagna, caratterizzata da una forte specializzazione manifatturiera e propensione all’export, la crisi ha avuto un risvolto negativo in particolare sull’edilizia e commercio provocando una forte riduzione degli occupati. Un quadro preoccupante, fanno sapere dall’UGL regionale, “che ci spinge a chiedere un cambio di passo a governo e Regione con l’adozione di ulteriori misure da intraprendere in difesa dei lavoratori e del diritto al lavoro”