Ssono iniziati i lavori per la realizzazione della tomba di mons. Antonio Lanfranchi, vescovo della diocesi scomparso nel febbraio 2015
Mons. Antonio Lanfranchi, presto sarà sepolto all’interno del Duomo. Sono iniziati i lavori di realizzazione della tomba che ospiterà la salma del vescovo di Modena scomparso nel 2015, dopo una lunga malattia. A differenza dei suoi predecessori, mons. Lanfranchi non sarà sepolto nella cripta, ma nella navata di destra entrando dall’ingresso principale. Una scelta necessaria per evitare ulteriori scavi all’interno della cappella sotterranea che ospita la gran parte dei vescovi della diocesi che si sono succeduti nel tempo. A dirigere i lavori, che sono eseguiti dall’azienda Barbieri costruzioni, è l’architetto Elena Silvestri; non mancano i tecnici della soprintendenza regionale che seguono passo dopo passo gli scavi nell’area per realizzare lo spazio necessario per il loculo.
Lanfranchi, classe ’46, originario di Piacenza, è stato il centesimo vescovo della diocesi di Modena; prima di arrivare in città aveva operato a Bobbio e Cesena. Benedetto XVI affidò a mons. Lanfranchi l’Arcidiocesi di Modena e Nonantola, dove si insediò con la cerimonia in Duomo il 14 marzo 2010. I modenesi di lui apprezzavano la semplicità e l’onestà del pastore. In particolare tutta la comunità fu colpita da come il vescovo affrontò il lungo periodo della malattia che lo portò alla morte il 17 febbraio dello scorso anno. Anche per questo mons. Erio Castellucci quando si recò in cimitero nel giorno dell’insediamento disse: “dobbiamo seguire il suo esempio”.