Il rinvio della conferenza stampa del patron Bonacini allunga i tempi sul futuro biancorosso. Intanto ci si prepara a voltare pagina per quanto concerne la guida tecnica
Non c’è nulla di ufficiale, ma il rapporto fra il Carpi e mister Fabrizio Castori si può considerare concluso. Una decisione di comune intesa, che attende solo di essere sancita dalla società. Il rinvio, per ora a data da destinarsi, della conferenza stampa del patron Stefano Bonacini, ha allungato i tempi dell’annuncio, ma sembra ormai che non ci siano più dubbi. Dopo due anni Castori lascerà Carpi per ripartire altrove: per ora si sono fatti i nomi di Terni, Ascoli e del suo Cesena, che dopo l’uscita di scena dai playoff potrebbe anche interrompere il contratto con Drago. Il Carpi dunque si prepara a voltare pagina, mettendo però sempre al centro il suo staff tecnico. Chiunque arriverà dovrà lavorare in simbiosi col vice Costi, il preparatore Nuti e il suo braccio destro Zanasi e il preparatore dei portieri Perrone. Per questo la società biancorossa sta sondando figure ad hoc, come può essere Roberto Boscaglia, capace di scalare dalla D alla B con il Trapani prima dell’ultima positiva stagione cadetta a Brescia, dove ha lavorato bene coi giovani. Oppure Moreno Longo, da 7 anni al settore giovanile del Torino con cui ha vinto l’anno scorso lo scudetto Primavera. Un profilo che può assomigliare a quello di Simone Inzaghi, che prima del debutto sulla panchina della Lazio al posto di Pioli nel finale di stagione non aveva mai allenato una prima squadra. L’addio dalla Ternana fa puntare i riflettori anche su Roberto Breda, tecnico allo stesso tempo frizzante ma pure esperto della B, dove ha già allenato Reggina, Latina, Vicenza e Ternana. Proprio coi pontini sfiorò nel 2014 una clamorosa promozione in A e a lui il Carpi potrebbe chiedere un secondo miracolo.