L’edificio storico è vincolato dalla Soprintendenza: pende un ricorso al Tar che potrebbe mettere a rischio il progetto del collegamento tangenziale-Modena Sud
Bernardo Bertolucci ha girato qui una scena del film ‘Novecento’ con Robert De Niro, sul portale TripAdvisor risulta l’attrazione numero uno di Modena, ogni anno richiama migliaia di visitatori. Ora rischia di essere soffocata dal cemento: da una parte c’è l’autostrada A1, dall’altra presto potrebbe arrivare la ‘complanarina’, lingua di asfalto che collegherà la tangenziale di Modena al casello di Modena Sud. Siamo in località La Busa, San Donnino, a Villa Lonardi, gioiello liberty con annessa acetaia. Anno di costruzione: 1911. Davide Lonardi, il proprietario, segue con attenzione le vicende della complanare: in base al progetto, la strada attraverserà il giardino della sua villa, terreno di interesse storico vincolato dalla Soprintendenza. Il fatto è che la Soprintendenza, ad oggi, del progetto non risulta nemmeno informata. Per questo, Lonardi e altri residenti della zona, nel dicembre 2013 hanno presentato un ricorso al Tar, per il quale si attende ancora risposta.
Non solo il vincolo della Soprintendenza: i nodi riguardano anche il mancato svolgimento della Valutazione di Impatto Ambientale e l’eliminazione, di fatto, del centro abitato di La Busa. Sulla complanare il Comune di Modena proprio in questi giorni sta accelerando: l’assessore Giacobazzi ha detto che si punta a partire con i lavori nel 2017. Ma l’iter potrebbe essere bloccato, dal Tar oppure dalla Soprintendenza: per gli automobilisti che la complanare la attendono da anni sarebbe una beffa. In Consiglio comunale il problema è stato posto dal consigliere Marco Chincarini, del gruppo Per Me Modena, che è favore della complanare ma chiede di farla passare fuori dal centro abitato di La Busa. Del progetto si tornerà a parlare martedì 19 gennaio nella Commissione comunale Seta.
Ai nostri microfoni Davide Lonardi, Proprietario Villa Lonardi