Profughi: fanno discutere le parole di Papa Francesco, che ieri ha lanciato un appello all’accoglienza. La Diocesi di Modena si schiera con il Pontefice.
“Ogni parrocchia, ogni comunità religiosa, ogni monastero, ogni santuario d’Europa accolga una famiglia di profughi”. E’ l’appello lanciato ieri da Papa Francesco dopo la preghiera dell’Angelus. Parole che in pochi minuti hanno fatto il giro del mondo. Mentre tra i Governi d’Europa è scontro totale sul tema dell’ondata migratoria in arrivo da Medio Oriente, Africa e Asia, il Pontefice prende una posizione netta. Che – come del resto prevedibile – è schierata in favore dell’accoglienza. “Di fronte alla tragedia di decine di migliaia di profughi che fuggono dalla morte per la guerra e per la fame, e sono in cammino verso una speranza di vita – ha ricordato il Papa –, il Vangelo ci chiama, ci chiede di essere vicini ai più piccoli e abbandonati. A dare loro una speranza concreta”. Il Vaticano ha già messo a disposizione due appartamenti per altrettante famiglie di profughi. E da Modena, il reggente della Diocesi monsignor Morandi asseconda le parole di Papa Francesco.
In provincia di Modena i profughi arrivati con l’ondata migratoria degli ultimi mesi e ancora sul territorio sono 550. Ma entro la fine dell’anno il loro numero potrebbe salire di un centinaio. I migranti vengono gestiti dalla cooperativa Kaleidos che li smista nei locali messi a disposizione sul territorio e concede a ciascuno circa 33 euro al giorno per le spese di mantenimento. Un trattamento che suscita sentimenti opposti nella cittadinanza, divisa tra chi plaude agli aiuti e chi si sente ingiustamente sorpassato da cittadini stranieri.