Ha formalizzato la denuncia per diffamazione don Luciano Venturi, il parroco di Monteobizzo di Pavullo additato da alcuni fedeli di essere il padre di un bimbo
E’ andato in caserma a Pavullo e ha presentato denuncia per diffamazione, don Luciano Venturi, il sacerdote di Monteobizzo che nei giorni scorsi ha sospeso tutte le attività parrocchiali in risposta alle voci che lo additavano come il padre di un bimbo di tre mesi. Dopo la messa choc di domenica scorsa – durante la quale il prete si era presentato all’altare con la donna indicata in paese come la sua amante, il legittimo marito di lei e i tre figli della coppia, respingendo tutte le accuse – Don Venturi ieri è passato alle vie legali. E’ andato dai carabinieri da solo, presentando formale denuncia per diffamazione aggravata dal fatto di essere diretta ad un ministro del culto cattolico. L’atto non è contro ignoti, ma ben circostanziato, con nomi e cognomi delle persone sospettate di avere messo in giro la voce: appartenenti al gruppo cucina, a quello delle famiglie, ai cori e alla Caritas, come lui stesso ha sottolineato domenica, nel leggere il comunicato che ha reso pubblica la vicenda. Ora i carabinieri dovranno passare agli accertamenti di rito sentendo i testimoni, probabilmente in gran parte concentrati nella comunità parrocchiale, visto che lo stesso don Luciano ha detto chiaramente che tutto è partito da lì e dalle persone che gli erano più vicine. Nell’ambito della denuncia ovviamente il parroco si è anche tutelato a livello legale, affidandosi agli avvocati Gian Paolo Lenzini e Guido Sola, che lo assisteranno nei prossimi passi giudiziari.