Le prospettive sono nere se non verrà disposto in tempi rapidi un intervento di ripristino
Se ne parla meno perché il maltempo è passato, ma l’Appennino continua ad essere flagellato dall’emergenza frane in molteplici punti del territorio. E’ vero che sono tuttora in corso numerosi interventi di ripristino, ma la mappatura del bisogno è vastissima. Emblematico in questo senso il caso di via Rocchetta Sandri, frequentatissima strada che conduce all’omonima frazione di Sestola al confine con il territorio di Fanano. Qui il solito cedimento dovuto alle piogge ha avuto conseguenze impressionanti, portandosi via un’intera corsia di marcia con vaste porzioni d’asfalto tuttora in caduta sul versante. Ma la cosa più preoccupante è che le crepe continuano ad avanzare anche nella parte di carreggiata finora sopravvissuta, addirittura tutta la linea mezzana è segnata da un cedimento che sembra inarrestabile. E nei pressi della rete di recinzione è già visibile un brusco avvallamento che rende già pericoloso il transito per i veicoli, a una certa velocità. Le prospettive sono nere se non verrà disposto in tempi rapidi un intervento di ripristino, con la possibilità di un ulteriore avanzamento che significherebbe il blocco completo della circolazione in uno snodo cruciale soprattutto perché largamente percorso dal mondo artigianale. Non di rado qui si vedono passare anche tir, che inevitabilmente con il loro peso non possono che aggravare la situazione. Insomma, in assenza di risorse, qui come in molti altri punti si resta in gran parte appesi al meteo.