L’agnellino da vittima sacrificale è diventato lupo. La squadra che all’inizio della stagione era sbarazzina, che cercava di imporre il proprio gioco con uno spregiudicato 4-3-3 è cambiata, è maturata diventando quasi il team più cinico di tutta la Serie B. Un’affermazione che arriva dalla voce dei gol subiti: con appena 8 reti segnate, i biancorossi hanno portato a casa 14 punti, fa meglio solamente il Latina, che con lo stesso numero ha messo in carniere 16 mattoncini. Dalla loro però Pesoli e compagni sono scesi in campo una volta di meno, e attendono di sapere come evolverà il caso della sfida interrotta con il Padova. Sono ancora in corso le indagini, in via Marx sperano di poterla rigiocare quella partita, e di vincerla per il comportamento non proprio sportivo dei veneti. Se si dovesse giocare davvero, sarebbe una specie di rivincita per un ambiente che non ha gradito i fatti e nemmeno come si sono evoluti, si attende con fiducia. In attesa di sapere come finirà, Vecchi ha cambiato il suo credo tattico passando dal 4-3-3 ad un 4-4-1-1, un modulo più coperto che fin qui ha permesso al Carpi di fare punti, e di essere paradossalmente più pericoloso in trasferta che fra le mura amiche. Da una neopromossa ti aspetti le barricate in trasferta e un catenaccio d’attacco in casa, nei biancorossi sta accadendo l’esatto contrario, il gioco sarà meno spumeggiante, quello che conta è la voce dei punti messi in cassaforte, sono quelli che a fine stagione ti permettono di raggiunger e l’obiettivo di inizio campionato. Il presunto agnellino ha mutato i suoi tratti somatici diventando un lupo pericoloso, ora il Carpi è una squadra in cui tutti hanno dei compiti ben precisi, la difesa sta diventando solida, il centrocampo un muro, mentre al trequartista, Sgrigna, e all’attaccante, Cani, toccano i sacrifici più grosso. Non c’è il gioco spumeggiante, ma un gruppo che crea tante occasioni, ecco, volendo trovare un difetto ai biancorossi, c’è da essere più incisivi sotto porta per sbloccare prima le partite e soffrire meno durante le stesse. I biancorossi sono in perfetta linea con la tabella salvezza, ora però ci sono due esami che possono cambiare il corso del campionato. La prima seduta è la sfida con il Crotone, una delle squadre rivelazioni di questo avvio di stagione, in alto in graduatoria e con la pancia ancora vogliosa di cibo per continuare la propria marcia. Carpi e Crotone non hanno in comune solo la C di inizio nome, molto di più, soprattutto la strategia di affiancare giovani promettenti a marpioni per la categoria. Il match di sabato, se vinto, può sancire la svolta di una stagione in cui riscrivere la storia. Il secondo esame è il derby con il Modena al Braglia. L’agnellino, anzi il lupo, ora più che mai è assetato di scalpi avversari; la maturità è arrivata insieme agli ultimi risultati. (gi.an.)