ex Casoni di Finale Emilia, dove lavorano 80 addetti
A Finale Emilia, nello stabilimento ex Casoni di via Venezia, ci si prepara ad aggiornare le insegne: la casa madre, Fratelli Averna spa, è infatti passata al gruppo Campari. Loperazione tra i due colossi del settore beverage è stata annunciata ieri. Lazienda produttrice del famoso bitter ha rilevato quella dellaltrettanto noto amaro per una cifra complessiva di poco superiore ai 103,7 milioni di euro: 98 di prezzo effettivo più 5,7 di indebitamento finanziario. Averna ha la propria sede legale a Caltanissetta, ma dal 2010 produzione e imbottigliamento sono stati trasferiti a Finale, nellimpianto dellemiliana Casoni Liquori, acquisita lanno precedente. Qui lavorano oggi circa 80 addetti: una decina è direttamente alle dipendenze di Averna, la restante quota formalmente fa ancora capo al marchio Casoni. Ancora non è dato sapere se, come e quando questi lavoratori passeranno alla Campari. Per il momento si conosce solo la data del closing delloperazione, fissata per il prossimo 3 giugno. Con lacquisto di Averna, Campari si assicura non solo il secondo amaro più venduto in Italia (e assai apprezzato in tutto il mondo), ma anche lintera gamma dei marchi controllati dal gruppo siciliano: lamaro Braulio, il liquore Limoncetta e la grappa Frattina. A sua volta, Campari ad oggi già detiene, tra gli altri, i marchi Cinzano, Aperol, Skyy Vodka, Lemon Soda e Oran Soda. Con questa operzione «continuiamo a migliorare il nostro portafoglio di prodotti premium e ci confermiamo gruppo di riferimento per quanto riguarda lofferta di liquori e amari italiani nel mondo», osserva lamministratore delegato di Campari, Bob Kunze Concevitz. Averna rappresenta, a suo dire, «un portafoglio di marche contraddistinte da elevata qualità, profittabilità e forte generazione di cassa» ed è una «opportunità per fare leva sulla nostra struttura distributiva diretta nei mercati chiave dei brand acquisiti al fine di accelerarne la crescita in modo profittevole, in linea con la nostra strategia di crescita per acquisizioni». Dal canto suo, la famiglia Averna parla di un passaggio ad un gruppo «detentore di una grande tradizione di storia e valori nel settore del beverage». «Siamo fiduciosi – afferma lazienda di Caltanissetta – che Campari proseguirà con efficacia il lavoro svolto da cinque generazioni dalla nostra famiglia, che ha legato il proprio nome innanzitutto allamaro, prodotto simbolo dellazienda, nonché a tutti gli altri prodotti di grande qualità della nostra gamma». Nel 2013, Campari ha realizzato vendite per 1,3 miliardi di euro, in crescita del 13,7% rispetto allanno precedente. utile netto di gruppo è stato pari a 149,8 milioni di euro, in calo del 4,4%. Quanto ad Averna, la società nellultimo esercizio ha messo a bilancio vendite per 61,8 milioni di euro, per un aumento del 3,1% rispetto al 2012. Il 40%circa dei ricavi è stato generato dallamaro Averna e l11% da Braulio e Limoncetta. In termini di distribuzione geografica, lItalia rappresenta circa il 65% del fatturato totale del business acquisito, mentre il 35% delle vendite internazionali è realizzato prevalentemente in Germania e Austria. nEnrico Mingori