Accusato di corruzione in Germania Il boss della F1 si dimette dal CdA

Bernie Eccleston, boss della Formula 1, è stato rinviato a giudizio da un tribunale tedesco con l’accusa di corruzione. Il Tribunale di stato di Monacoo di Baviera ha deciso di mandare a processo l’83enne boss della Formula 1 con le accuse di corruzione collegato al presunto pagamento di 45 milioni di dollari di tangenti ad un banchiere tedesco. Le date del processo ancora non sono state fissate, ma il procedimento dovrebbe iniziare per la fine del mese di Aprile. L’accusa è relativa alla vendita dei diritti d’immagine della Formula 1 alla Cvc nel 2005, nell’ambito della quale Ecclestone avrebbe versato 45 milioni di dollari al banchiere tedesco Gerhard Gribkowsky, già condannato ad otto anni e mezzo di reclusione per i reati commessi. Ecclestone si è sempre difeso dicendo di non aver fatto «nulla di illegale» e di aver pagato perchè minacciato da Gribkowsky. «La presunta corruzione non è mai accaduta» hanno aggiunto Sven Thomas e Norbert Scharf, legali tedeschi di Bernie Ecclestone. «Le accuse basata sulla denuncia di Gribkowsky sono infondate» hanno aggiunto in una nota. Appresa la notizia Ecclestone ha presentato le dimissioni dal consiglio di amministrazione della Formula 1, anche se continuerà a gestire l’attività giornaliera dell’organizzazione che organizza il campionato del Mondo. Lo riferisce in una nota la Delta Topco. Nella nota, si legge che il CdA della F1 si è riunito ieri ed è stato rassicurato dall’83enne Ecclestone della sua innocenza, il boss della Formula 1 ha anche aggiunto che «intende difendersi vigorosamente». Nella nota si legge, infine, che nell’interesse della F1 e dello sport il signor Ecclestone «dovrebbe continuare a gestire l’attività su base giornaliera, ma soggetto a maggiore monitoraggio e controllo».