La Ford Fiesta di Alice Neri al centro di nuovi accertamenti peritali. Sono cominciate oggi le nuove perizie sulla vettura nella quale nel novembre del 2022, nelle campagne di Fossa di Concordia, è stato ritrovato il corpo carbonizzato della 32enne di Ravarino. Il cadavere della giovane madre fu ritrovato nel bagagliaio della sua stessa vettura, data alle fiamme dall’assassino. Unico imputato nel processo per il delitto è il tunisino Mohamed Gaaloul. La Corte d’assise nel corso di una udienza in tribunale ha accolto la richiesta avanzata dalla difesa dell’imputato, l’avvocato Roberto Ghini, di effettuare un sopralluogo all’interno del mezzo della vittima, in cerca di eventuali elementi mai analizzati prima d’ora. Sul posto il perito balistico Raffaella Sorropago, l’ingegner Marco Spazian e la genetista medica Marina Baldi; per l’accusa, l’avvocato Cosimo Zaccaria ha indicato il criminalista Nicola Caprioli e la dottoressa Alessandra Silvestri. A ispezionare i resti carbonizzati nella Ford anche i RIS di Parma. L’auto è stata scandagliata in cerca di potenziali tracce di sangue e non solo: non sono mai stati trovati neanche il cellulare della vittima né l’arma del delitto.